Food Innovation

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Descrizione

Nella riscoperta dell’enogastronomia italiana, un’avventura che ha preso avvio in Italia negli anni ’50 del novecento, si sono più volte intrecciate due linee di tendenza.

Da una parte l’adozione di tecnologie nelle diverse fasi della produzione per favorire lo sviluppo di processi industriali e facilitare un maggiore ritorno economico e dall’altra la valorizzazione delle modalità artigianali di operare che hanno consentito di promuovere al massimo le   specificità dell’alimentazione italiana in sintonia con modelli di consumo più rispettosi della natura e della biodiversità.

Con la ripresa della vita sociale e culturale nell’immediato dopo guerra il tema del cibo, della sua preparazione e del suo consumo, divenne uno dei temi su cui si concentrò l’attenzione di intellettuali e uomini della comunicazione, con particolare attenzione alle cucine tradizionali e alle produzioni locali. Un’attenzione che portò nuovo valore ai territori e favorì il rilancio della cultura del cibo italiano e mediterraneo, caratterizzata dal gusto e dalla convivialità.

Negli anni del boom economico, i nuovi modelli di vita e di consumo di una parte crescente della popolazione e l’accelerazione dei ritmi della vita quotidiana, ebbero come conseguenza una riduzione d’interesse per la cucina tradizionale e, di conseguenza, per la produzione agroalimentare dei piccoli produttori.

Praticità, attrazione della novità e risparmio indirizzarono i consumatori verso i prodotti, confezionati e pronti, offerti da catene di negozi e supermercati.

Anche se, parallelamente, rimaneva vivo l’interesse per il recupero di una tradizione italiana e regionale sia nella preparazione che nel consumo del cibo.

La ricerca di qualità e gusto nel cibo e una conseguente maggiore cura nella sua produzione sarebbero diventati centrali negli anni ’80 per l’impegno di persone e movimenti come Arci gola e Slowfood, riportando l’attenzione sulle modalità di consumo e sulla salute, in sintonia con la natura, attraverso un recupero delle procedure artigianali nella lavorazione delle produzioni ortofrutticole e del bestiame e nella conservazione dei prodotti.

Gli anni ’80 e ’90 rappresentano pertanto una svolta nella storia del consumo e della produzione italiana, con le battaglie per una maggior consapevolezza sul tema della naturalità e del recupero del gusto nella cultura gastronomica italiana, con l’intensificarsi di interesse per il tema del cibo sugli spazi dei media, dalla carta stampata, alla televisione alla rete.

Nel nuovo millennio il concetto di tradizione nei modelli produttivi si trova a fare i conti con l’introduzione di nuove tecnologie, non sempre finalizzate allo sviluppo di produzioni massive, ma più attente a gestire interventi mirati e salvaguardare la biodiversità in nome di un recupero del sapore e della ricchezza del gusto. E, nodo determinante per la salvaguardia della loro diversità produttiva e culturale, i piccoli produttori iniziano a fare i conti con il mercato e con la distribuzione, sia nazionale che internazionale, in ragione di una crescente attrattività del brand dell’italian food

La ricostruzione dei processi evolutivi e innovativi nel settore agroalimentare in questi settant’anni è il punto di partenza di questo libro. Il punto di arrivo è la considerazione di come sta evolvendo il mercato agroalimentare oggi. Quali sono le componenti economiche, culturali e tecnologiche che possono influenzare i modelli di produzione e di consumo.

Si è trattato di descrivere un percorso che è iniziato come una operazione di ricerca delle risorse naturali e culturali dei territori, per completarsi poi attraverso l’individuazione di modelli di comunicazione adatti a condividere questi valori e consentire loro di competere sul mercato mondiale. Un percorso che si è sviluppato attraverso un lento e costante rifiuto del consumismo e dell’industrializzazione del cibo per valorizzarne l’aspetto artigianale, tipico della cultura italiana, e introdurre infine un corretto e innovativo utilizzo delle tecnologie per ridurre i costi di lavorazione, renderlo più coerente con la natura e renderlo più accessibile ai consumatori.

 

 

 

 

 

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COD: 978-88-8391-411-9
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